





Anche quest’anno in in Italia, Spagna, Malta e Polonia, come accade dal 2007, in occasione del 17 maggio, giornata internazionale per il superamento dell’omotransbifobia, i cristiani di tante comunità diverse (cattoliche, valdesi, battiste, metodiste, etc…) insieme ai cristiani LGBT e ai loro genitori si ritroveranno insieme, in presenza o online, per vegliare nella notte della nostre città uniti dal versetto biblico «Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati» (Giovanni 15:12), per contribuire a superare la violenza dell’omofobia e della transfobia
Era il 2007 quando i giovani di Kairos, gruppo di cristiani LGBT di Firenze, lanciarono per la prima volta questo invito a vegliare nelle comunità cristiane su questa violenza. Ma in questo tempo di pandemia ha ancora senso continuare a vegliare?
Due madri cattoliche con figli gay, due pastore evangeliche, un parroco cattolico, una coppia gay, un ragazzo trans, una giovane lesbica cristiana, in 8 brevi video realizzati dal filmaker Marco Mura, insieme a tanti altri testimoni hanno voluto raccontare sul portale gionata.org perché veglieranno.
Ricorda Beatrice, una mamma cattolica bolognese con un figlio gay, che come genitore “non credi mai che” la violenza dell’omofobia “possa scolpire “te e tuo figlio, nella tua città, nella tua zona, all’interno della chiesa”.
Per Vincenzo Guardino un gay cattolico di Crismhom, Comunidad cristiana de diversidad sexual y de género di Madrid (Spagan): “Vegliare non si riduce a un semplice momento di preghiera, a un atto di giusta compassione verso chi soffre. È creare una coscienza, rendere la società civile e religiosa attenta a un problema che riguarda tutti, non solo le vittime”.
Per la teologa e pastora valdese Daniela Di Carlo, membro della Commissione Fede, Genere e Sessualità delle Chiese battiste, metodiste e valdesi, oggi vegliare vuol dire «liberare Dio da quelle gabbie nel quale lo abbiamo rinchiuso» e «Soprattutto in tempi di pandemia, significa vegliare per i diritti di ognuno e ognuna», aggiunge la teologa e pastora battista Elizabeth Green.
Per don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica (Roma) impegnato nella pastorale con le persone transessuali e omosessuali bisogna vegliare perché «Pregiudizio e giudizio bisogna bandirli», «Soprattutto credo molto, almeno per me, che come Chiesa possiamo imparare a farlo».
Ancora una volta “Pregheremo per chi lotta contro ogni violenza”, aggiungono Anna Maffei e Massimo Aprile, pastori della chiesa battista di Milano via Pinamonte, ma anche: “… per chi si adopera per una legislazione che bandisca il linguaggio dell’odio. E pregheremo per le chiese, perché tutte possano ricordare che solo una testimonianza di accoglienza vera potrà trasmettere al mondo, in modo credibile, il messaggio che Dio ci ama tutti e tutte così come siamo”.
E Veglieremo per e con le persone LGBT per “... non sentirci più parte di una o più minoranze”, afferma Giona, trans e cristiano.
Le veglie sono iniziate il 10 maggio con la Settimana di preghiera per le vittime dell’omofobia e della transfobia . Otto brevi veglie online, in cui si alterberanno numerosi testimoni della violenza dell’omotransfobia con pastori di varie confessioni cristiane per ricordare i troppi episodi omotransfobia segnalati ogni giorno dal sito omofobia.org per riscoprire il valore della testimonianza.
Sino a fine mese si alterneranno tante veglie e culti, on line ed anche in presenza: venerdì 14 maggio nella Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Maria a Padova, sabato 15 in POLONIA nella Chiesa evangelica di Cracovia; il domenica 16 nel tempio valdese a Catania, Milano e Rimini. Nella chiesa battista di Cagliari e in quella di Centocelle a Roma; lunedì 17 maggio giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia si veglierà on line a Barcellona (SPAGNA), a MALTA, a Palermo, Pescara, Torino. In presenza si veglierà CIVITAVECCHIA nella Parrocchia di San Liborio nella veglia organizzata dalla Diocesi di Civitavecchia – Ufficio per la pastorale Familiare.
Nei giorni successivi continueranno le veglie in chiese cattoliche ed evangeliche e anche on line, sino al 30 maggio.
Ma quante persone nella nostra società e nelle nostre chiese ascolteranno questo invito, quante invece ancora una volta preferiranno far finta di nulla? E tu veglierai con loro?
Info sulle veglie su inveglia.wordpress.com o www.gionata.org oppure scrivi a gionatanews@gmail.com
> Maggio 2021. Dove si veglierà in Italia, Spagna, Malta e Polonia per il superamento dell’omotransbifobia (in aggiornamento)
> Perché veglieremo per il superamento dell’omotransbifobia? Le Testimonianze e le Video Interviste
> Cronache di ordinaria omofobia. Le vittime dal 2013 ad oggi
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> Testo liturgico per i culti per la giornata contro l’omotransfobia preparato dalla Commissione Fede, Genere e Sessualità delle chiese battiste, metodiste e valdesi e della REFO.
> Hai bisogno di aiuto? Contatta “Mi fido di Te”, il servizio di ascolto per cristiani LGBT e i loro genitori